Premessa doverosa: Sono un tifoso di Danilo Gallinari dal primo momento. Seguivo le sue partite a CasalP, pregando per le sue caviglie ai tempi difettose, sono andato a godermelo al Forum quando diciottenne faceva già ammattire le difese italiane ed Europee, sono stato strafelice di averlo scelto ai Knicks nel 2008 e decisamente rattristito quando ha avuto i problemi di schiena. Sono andato a rivederlo al Forum nella stagione del lockout quando è tornato a giocare a Milano, mi sono incazzato quando si è scoperto che il mitologico Dr Steadman, mezzo chirurgo e mezzo macellaio (vedere le operazioni di Gallinari, Pepito Rossi, Lindsy Vonn per credere) aveva sbagliato la terapia e lui si è dovuto operare due volte al ginocchio, facendogli perdere due stagioni.
Insomma, non credo mi si possa dire che non adori Danilo, con cui ho anche avuto la fortuna di fare un’intervista due anni fa all’Eurocamp di Treviso.
La premessa è doverosa, perché serve a far capire che io non ce l’ho in alcun modo con lui, ma trovo stucchevole il movimento che è nato per portarlo all’All Star Game. O meglio, capisco che il tifoso medio italiano lo voglia vedere a Toronto e onestamente piacerebbe anche a me, però da qui a dire, come ho letto in giro, che se lo merita più di altri, francamente non mi sta troppo bene. E non mi sta bene che a far passare questo messaggio sia chi dovrebbe fare informazione corretta sull’NBA, senza cavalcare il populismo italico che sta andando di moda in questi giorni.
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